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Quando Milano diventa protagonista

#riflessioni
Foto di AWombl su Pixabay

Ciao di nuovo, eccomi qui per il terzo appuntamento con queste Note. Dopo avervi raccontato dell’inizio inaspettato di questa avventura e della nascita di Joachim Noir, oggi voglio parlarvi di come Milano sia diventata molto più di un semplice sfondo per le storie di Jan Haiver.

Una città che respira

Quando ho iniziato a scrivere L’ombra del Naviglio, pensavo di utilizzare Milano semplicemente come scenario. Dopotutto, è la città che conosco meglio, quella che frequento per lavoro da anni. Ma mentre la storia prendeva forma, mi sono accorto che Milano stava diventando qualcosa di più: un vero e proprio personaggio.

Non è un concetto nuovo nella letteratura noir se pensate alla Los Angeles di Raymond Chandler o alla San Francisco di Dashiell Hammett. Ma viverlo in prima persona, sentire la città che si anima sotto le tue dita mentre scrivi, è un’esperienza che non avevo mai provato prima.

I Navigli sussurrano storie

I Navigli hanno qualcosa di magico, soprattutto nelle ore serali quando le luci si riflettono sull’acqua e le ombre si allungano tra i portici. Camminando lungo i canali per documentarmi, mi è capitato spesso di fermarmi e pensare: “Qui potrebbe succedere qualcosa di interessante.”

Non è solo l’atmosfera, anche se quella conta moltissimo. È la stratificazione di storie che questi luoghi portano con sé. Secoli di vita, di traffici, di incontri e disincontri. Ogni ponte, ogni palazzo, ogni angolo nascosto ha visto passare migliaia di vite, e alcune di queste vite nascondono segreti che meritano di essere raccontati.

La ricerca dietro la finzione

Una cosa che ho scoperto scrivendo è quanto sia importante la ricerca. Non basta conoscere superficialmente un luogo; bisogna scavare nella sua storia, capire com’è cambiato nel tempo, chi ci ha vissuto, cosa ci è successo.

Per L’ombra del Naviglio ho passato molto tempo a studiare mappe storiche, a leggere cronache d’epoca, a parlare con persone che conoscevano la zona. Ogni dettaglio che inserisco nella storia deve essere credibile, deve avere un fondamento nella realtà, anche se poi viene filtrato attraverso l’immaginazione.

Il detective e la sua città

Ian Haiver è nato da Milano tanto quanto Milano vive attraverso Jan. È un investigatore che conosce ogni vicolo, ogni scorciatoia, ogni segreto nascosto tra i mattoni antichi. Ma soprattutto, è uno che sa ascoltare quello che la città ha da dire.

Milano gli parla attraverso i suoi contrasti: l’eleganza delle zone centrali e la ruvidità delle periferie, la modernità frenetica e la storia che affiora a ogni passo, la ricchezza che si tocca con mano e le povertà che si nascondono dietro le facciate lussuose.

Oltre i Navigli

Anche se L’ombra del Naviglio si concentra sulla zona dei canali, sto già esplorando altre parti della città per i prossimi casi di Ian. Milano è enorme, e ogni quartiere ha la sua personalità, i suoi misteri, le sue storie da raccontare.

C’è la Milano verticale dei grattacieli, quella orizzontale delle periferie, quella sotterranea della metropolitana e dei canali coperti. Ogni livello nasconde qualcosa di diverso, e io ho la sensazione di essere ancora solo all’inizio di questa esplorazione.

La vostra Milano

E voi che rapporto avete con la vostra città? Avete mai avuto la sensazione che il posto in cui vivete abbia qualcosa da raccontarvi? Mi piacerebbe sapere se riconoscete nei miei racconti angoli che conoscete, o se le mie descrizioni vi fanno venire voglia di esplorare zone di Milano che non avevate mai considerato.

Una delle cose più belle di questo dialogo che stiamo costruendo è scoprire come ognuno di noi veda la stessa città con occhi diversi. Le vostre Milano, i vostri segreti urbani, le vostre storie di strada potrebbero diventare l’ispirazione per i prossimi casi di Ian Haiver.

Il futuro delle investigazioni

Il bello di avere una città come personaggio è che le possibilità sono infinite. Milano cambia continuamente, si evolve, nasconde sempre nuovi misteri dietro l’angolo. E Ian Haiver sarà lì a scoprirli, uno dopo l’altro.

Il prossimo caso è già in cantiere, e questa volta ci sposteremo dal centro verso zone meno battute ma altrettanto affascinanti. Non vi anticipo altro, se non che coinvolgerà un aspetto di Milano che molti conoscono poco ma che nasconde storie incredibili.

Joachim

Vi aspetto nei commenti: raccontatemi la vostra Milano, quella segreta, quella che conoscete solo voi. Potrebbero essere i prossimi scenari per Ian Haiver…

I vostri pensieri risuonano come echi tra le pagine delle mie storie, creando nuove atmosfere e rivelando angoli nascosti che nemmeno io avevo visto. Ogni vostra riflessione diventa parte del mistero.

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Scritto da Joachim Noir
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