Il primo passo: quando la vita ti sorprende a 49 anni

Ciao, sono Joachim Noir, e questa è la prima volta che scrivo su queste Notes. Non so bene da dove iniziare, se non dal raccontarvi che tutto questo è iniziato quasi per caso.
A 49 anni appena compiuti, mi ritrovo qui a scrivere il mio primo articolo per presentarvi L’ombra del Naviglio, il primo caso di Jan Haiver che ho appena pubblicato.
Questo libro rappresenta l’inizio di un percorso che non avrei mai immaginato di intraprendere: quello dello scrittore. Un’avventura che ha dato vita a qualcosa di completamente inaspettato.
Una scoperta tardiva (o forse no)
Per me è tutto nuovo e, vi confesso, fantastico. Non avrei mai immaginato di definirmi scrittore a quest’età. C’è qualcosa di liberatorio nel scoprire una parte di sé che non sapevi esistesse, o forse che avevi sempre tenuto nascosta in qualche angolo dell’anima.
Milano, i suoi Navigli, le sue ombre e i suoi segreti hanno sempre esercitato su di me un fascino particolare. Forse è per questo che Jan Haiver è nato proprio qui, tra questi canali che hanno visto scorrere secoli di storie, alcune luminose, altre decisamente più oscure.
Ian Haiver: il detective che non sapevo di conoscere
Creare Jan Haiver è stato come incontrare qualcuno che conoscevi già senza saperlo. È un investigatore che porta con sé le contraddizioni di Milano: elegante ma spigoloso, attento ai dettagli ma capace di vedere il quadro generale, moderno eppure legato alle radici profonde di questa città.
L’ombra del Naviglio è il suo primo caso, ma sento già che non sarà l’ultimo. Ci sono troppe storie da raccontare, troppi misteri nascosti tra le pieghe di questa città che non smette mai di sorprendermi.
Perche questo spazio Notes?
Queste Notes nascono dalla voglia di condividere questo viaggio. Voglio raccontarvi come nasce un’idea, come si sviluppa un personaggio, cosa significa collaborare nella scrittura, e soprattutto come ci si sente a scoprire una passione così tardi nella vita.
Sarà un dialogo aperto: io vi racconterò dei luoghi che mi affascinano, dei misteri che nascono dalle storie urbane e non solo, del processo creativo dietro i casi di Jan Haiver e delle altre storie che verranno, e voi, spero, mi racconterete cosa ne pensate, cosa vi incuriosisce, cosa vorreste sapere od approfondire.
Ogni mio lavoro nasce da ricerca, studio e confronto. Anche se i personaggi sono di fantasia, tengo sempre i piedi ben piantati nella realtà: le ambientazioni sono vere, i luoghi esistono, le dinamiche sociali sono quelle che respiriamo ogni giorno. Credo che solo partendo dal vero si possa creare una finzione credibile e coinvolgente.
E voi? Cosa cercate in un romanzo? Preferite perdervi completamente nella fantasia o amate riconoscere angoli familiari, situazioni che potrebbero essere reali? Mi piacerebbe conoscere i lettori che mi seguiranno in questo percorso, capire cosa vi emoziona, cosa vi tiene incollati alle pagine fino a notte fonda.
Il futuro
L’ombra del Naviglio è solo l’inizio. Jan Haiver ha ancora molte storie da svelare, e io ho ancora molto da imparare su questo mestiere affascinante che è scrivere.
Per ora, vi lascio con questa promessa: queste Note saranno uno spazio autentico, senza filtri, dove potremo esplorare insieme il mondo del noir milanese e tutto quello che ne deriva.
Grazie per essere qui, per aver scelto di seguire questa avventura appena iniziata.
Joachim (o Gioacchino se preferite)
Se avete domande, curiosità, o semplicemente volete dire la vostra, non esitate a scrivermi. Questo è solo l’inizio di una conversazione che spero possa durare a lungo.